I filo di acetato di cellulosa (detto anche rayon acetato) devono essere considerati in modo del tutto particolare nel mondo delle fibre tessili, in quanto, pur provenendo dalla cellulosa, non conservano alcuna delle proprietà chimiche di tale materia prima, essendo i gruppi ossidrili di questa sostanza parzialmente sostituiti da radicali acetici.
Ciò conferisce a queste fibre delle proprietà tintorie assolutamente diverse da quelle della cellulosa, e su queste proprietà sono appunto fondate molte applicazioni tessili, poiché è possibile ottenere molti effetti interessanti.
Tra le fibre sintetiche, questa ha un aspetto serico, ovvero sembra fatto di seta, tanto che all’inizio della sua produzione industriale sul finire dell’800 veniva chiamato seta artificiale. Tale denominazione fu sostituita dal termine rayon dal 1924 per evitare confusione, ma anche per mettere in evidenza che questa nuova fibra tessile non era solamente un surrogato, ma aveva proprietà e caratteristiche peculiari.
Oggi viene largamente usata sia come fibra mescolata ad altre fibre che da sola, soprattutto nel settore dell’abbigliamento, della maglieria, per i nastri, per tendaggi fini e molto altro.
La particolare forma della sezione dei suoi filamenti, detti anche bave, è molto frastagliata e questa caratteristica contribuisce a dare una particolare mano serica, che è uno dei grandi pregi del filo di acetato come fibra tessile e che, fin dall’inizio della produzione, lo ha fatto apprezzare come la fibra più simile nell’aspetto alla seta.
Anche il filo di acetato è disponibile in tinto massa in un’ampia cartella colori, oltre al greggio lucido e opaco.
Caratteristiche del filo di acetato di cellulosa
- Scarsa resistenza alla trazione 1,3 gr/den
- Allungamento a rottura 20%-25%
- Sensibile alle alte temperature
- Mano serica (anche al tatto sembra seta)
- Lucentezza